Gli auguri natalizi del presidente della Fiorini Rugby Pesaro, Simone Mattioli
«Faccio un augurio di Natale a tutti i ragazzi che si sacrificano molto, allenandosi e giocando la domenica. – Il presidente della Fiorini Rugby Pesaro, Simone Mattioli, inizia così i suoi auguri in vista del Natale – A quelli che hanno avuto la sfortuna di incappare in infortuni che li tengono lontani dal campo, spero che nel 2022 possano tutti riassaggiare il campo e tornare a giocare, è un loro desiderio, ma anche nostro. Un augurio a tutti i genitori dei ragazzi più giovani, che si impegnano molto per sostenere questo non facile percorso di crescita dei ragazzi. E infine, ma non per importanza, a tutti i nostri sostenitori, quelli che vengono al campo a vedere le partite, e ai nostri importantissimi e preziosissimi sponsor».
Tra lo stop per covid, il ritorno al rugby giocato, le difficoltà del movimento e le speranze per il futuro. Il presidente Simone Mattioli a tutto tondo sul 2021 giallorosso.
«È stato un anno complicato. Iniziato senza poter giocare, continuando ad allenarci nella speranza dell’arrivo di un via libera che non è mai arrivato. – Ricorda Mattioli – Abbiamo avuto la possibilità di fare delle amichevoli a maggio, che sono servite per riprendere un po’ l’abitudine, ma la stagione agonistica è mancata molto. In estate abbiamo programmato le attività confidando in una ripresa per tutte le categorie, che fortunatamente è arrivata.»
La ripresa delle attività ha mostrato tutte le conseguenze della pandemia. «Il covid ha cambiato molto la realtà del territorio. Alcune società non sono riuscite a mettere in piedi squadre in tutte le categorie. In questa fase finale della stagione siamo tornati a registrare difficoltà da covid. Ci sono molte quarantene preventive che fanno saltare incontri e rendono il percorso di preparazione altalenante.»
Il coronavirus ha cambiato la geografia del rugby regionale, soprattutto a livello giovanile. «La situazione ha messo in difficoltà tante società. – Evidenzia il presidente giallorosso – Noi abbiamo retto, siamo riusciti a tenere in piedi tutto. Non abbiamo registrato abbandoni in nessuna categoria. Questo ci fa molto piacere e ci ha premesso di riprendere le attività in tutti i settori. I ragazzi però sono provati da questa situazione. Hanno accusato questo periodo di assenza di gioco.»
Se dal punto di vista agonistico non c’è stata attività, non si è mai fermata quella di preparazione: «Abbiamo fatto tutto il possibile per essere pronti alla ripartenza.» Commenta ancora Mattioli: «Una ripartenza che ha visto i giallorossi impegnati con due formazioni seniores, in serie A e in serie C, e nei campionati regionali giovanili under17 e under19. «Il ritorno è stato come ce lo aspettavamo. Nelle categorie giovanili sapevamo di poter competere ad alti livelli e in effetti così è stato. L’under17 ha ottenuto il primo posto nell’area Marche/Umbria e si è qualificata per la fase Elite che inizierà a gennaio. L’under19 sta chiudendo la prima fase, domenica avremmo dovuto giocare l’ultima partita, ma è stata rimandata per covid. Mancano un paio di partite per capire se andranno anche loro alla fase Elite.»
Più in salita il campionato delle due formazioni seniores. «Siamo riusciti, con qualche difficoltà, a mettere in campo anche la squadra cadetta, in serie C, che ci ha dato soddisfazioni. A prescindere dai risultati si sono potuti esprimere tanti ragazzi che altrimenti avrebbero avuto meno possibilità di giocare.»
Una linea verde per la prima squadra. «La serie A sta facendo un campionato sperimentale, proiettato al futuro, dove stanno giocando tantissimi giovani del nostro vivaio. – Aggiunge il presidente – Sapevamo che andavamo incontro a possibili sconfitte, a risultati incerti, ma sono arrivati segnali molto positivi da alcuni giovani e dal gioco. Tutte le sconfitte sono state onorevoli e abbiamo dimostrato che siamo capaci di mettere in campo una squadra, anche se fatta da molti giovani, sempre di qualità. La maggiore esperienza di altre squadre ha prevalso, ma abbiamo sempre giocato un buon rugby. Speriamo che l’esperienza di questa prima fase torni utile per la seconda parte, dal 16 gennaio, che ci sorrida un po’ di più anche dal punto di vista del risultato. È una scelta che è stata resa possibile dalla scelta della federazione di eliminare le retrocessioni. Dal prossimo anno quando si torna a fare sul serio, dovremo portare a casa tutto quello che sappiamo costruire, ogni punto a disposizione. A quel punto anche la rosa cambierà, terrà conto delle esigenze della squadra e della maturazione dei ragazzi che avranno potuto fare esperienza in quest’anno.»
Immancabile uno sguardo al futuro, agli auspici per il 2022 alle porte. «Fare sempre meglio. Questa è la nostra sfida. Come società, come club, come squadra, ma anche per i ragazzi sul piano individuale. Ogni stagione bisogna cercare di aggiungere qualcosa per essere più competitivi, più capaci. – Prosegue – Fino a questo momento gli obiettivi che ci siamo posti sono stati raggiunti, spero che il prossimo anno si possa vedere la capitalizzazione di questo lavoro che, per quanto riguarda la serie A, non sta dando soddisfazioni in classifica. Stiamo facendo questo lavoro per avere i frutti a partire dalla prossima stagione.» Auspici non solo sportivi ma che riguardano anche la casa dei kiwi giallorossi. «Nel 2022 spero anche di veder terminare alcuni lavori di miglioramento delle strutture. Ci sono due cose che mi stanno molto a cuore: i lavori di ristrutturazione e ampliamento della clubhouse, che è un impegno del club, e la copertura delle tribune con una tettoia, che è un impegno dell’amministrazione, che consentirà ai nostri tifosi di vedere la partita anche in caso di maltempo.»