Per la cadetta della Fiorini Pesaro Rugby si ferma in semifinale il sogno serie B
Si conclude una stagione comunque positiva per il secondo XV giallorosso
Per la seconda squadra seniores della Fiorini Pesaro Rugby sfuma il sogno della promozione in serie B. Al Teknowool Rugby Park la semifinale playoff di serie C tra la cadetta pesarese e Parma finisce per 12-22 a favore degli emiliani, al termine di un match intenso e combattuto. Per il secondo XV giallorosso si chiude dunque una stagione positiva e ricca di soddisfazioni.
«Il sogno della promozione in serie B non si ferma, riparte dalla semifinale». Così il coach giallorosso, Andrea Mancini, commenta la stagione della formazione cadetta pesarese al termine del match con Parma.
«Siamo un grande club, i nostri obiettivi continuano a essere quelli e lo saranno anche il prossimo anno. Dobbiamo guardare quello che abbiamo fatto di buono e quello che non è andato. E da lì andare avanti. Ma il lavoro non si ferma, riparte da oggi».
Cosa non ha funzionato nella partita con Parma? «Avremo dovuto essere più concreti, soprattutto nel primo tempo. Forse avremmo raccontato una storia diversa. Abbiamo incontrato un’ottima squadra, gli faccio i complimenti. Sono stati bravi in tutte le parti del gioco. Noi dobbiamo essere più concreti, abbiamo avuto delle occasioni che in questo tipo di partite vanno sfruttate. Non in tutte le partite si può avere una seconda possibilità, questo va messo in conto se vuoi giocare a un certo livello, anche per il futuro. Una squadra che è pronta a sfruttare le occasioni che la partita gli offre è una squadra pronta per fare il salto di categoria. Una squadra che ancora deve lavorare su questo è giusto che continui a lavorare».
La tensione ha avuto il suo ruolo? «La tensione c’era per entrambe le squadre. Avendo vinto il girone precedente avevamo a favore il fattore campo, un’opportunità in più che siamo riusciti a sfruttare relativamente. Siamo partiti bene, avevamo tutti gli strumenti per far andare via la tensione nel modo migliore e metterla agli avversari. Non abbiamo concretizzato e la partita è andata così. Complimenti al Parma che ha meritato di vincere».
Resta un bellissimo campionato: «Resta una bellissima esperienza. Un’esperienza per questi ragazzi e per chi è stato intorno a loro. Soprattutto ci sono numerose cose belle da cui poter ripartire. Quella contro Parma è stata l’ultima partita in carriera di Enrico Santini. È stato un mio compagno di squadra, un amico fedele e oggi è un compagno di squadra di tanti giovani ragazzi. Vorrei citarlo come esempio da seguire per quanto riguarda la passione che ci ha sempre messo in tutti questi anni di sport. Non solo passione verso lo sport, ma cura verso il gruppo. Sono due cose che in lui ho sempre riconosciuto e che hanno fatto di lui un giocatore speciale».
Un esperimento riuscito quello di una formazione cadetta composta da mix di giovani e giocatori più esperti? «È una scommessa che funziona da un po’ di tempo. Finalmente se ne sono accorti tutti. Il nostro compito era far capire a tutti che c’eravamo, ci siamo e ci saremo. Siamo contenti di essere qui, ci siamo costruiti tutto da soli. Questa è la consapevolezza maggiore, se siamo arrivati qui lo dobbiamo a ciascuno di noi, ma soprattutto, e questo è importante, a tutti quelli che ci hanno portato qui negli anni in cui la cadetta era in difficoltà. Un ringraziamento a tutti quelli che in questi anni ci hanno dato la possibilità di essere qui, di arrivare a questo punto».
Appuntamento alla prossima stagione, dunque? «Io non ci sarò la prossima stagione, ma ci sarà un gruppo ancora più forte, per cui ci godremo una cadetta estremamente divertente e sicuramente più vincente di quella di quest’anno».