Nicola ‘il positivo’: “La salvezza non era scontata. Bravi i ragazzi”
Due obiettivi su due centrati in due anni. Nicola Mazzucato, tecnico della Paspa Pesaro, non può che essere soddisfatto di come sono andare le ultime due stagioni, prima con la promozione in A e poi con la salvezza raggiunta con due giornate di anticipo: “Sono stati due obiettivi importanti e difficili da raggiungere. Questa salvezza non era così scontata e così facile dopo le 6 sconfitte consecutive, ma sono stati bravi ai ragazzi a riprendersi e a raggiungere questo risultato”. Domenica terminata la partita la squadra ha festeggiato fino a tarda serata e ti sei attardato con loro: “Sì, abbiamo scaricato la tensione tanto che da “Nicola rompiscatole”, i giocatori mi hanno rinominato “Nicola il positivo”. Ammetto di essermi lasciato un po’ andare per festeggiare un risultato che volevamo fortemente”.
Il campionato è andato secondo le tue aspettative? “Speravamo in avvio di stagione di prendere in contropiede le nostre avversarie e grazie alla preparazione anticipata ci siamo riusciti. Siamo arrivati al top a inizio stagione e credo che quell’avvio tanto positivo abbia fatto la differenza. Un avvio che neppure io sognavo tanto esaltante, come non mi aspettavo poi quel filotto di sconfitte. Però evidentemente sono servite ai ragazzi per fare esperienza e per imparare a gestire i momenti di un campionato”.
Cosa ti è piaciuto di più della squadra di quest’anno? “Il fatto che il gruppo è cresciuto gradualmente, che stringendosi è riuscito ad uscire dal momento di crisi, che ha capito di avere grandi margini di crescita e che c’è stata più partecipazione al lavoro di palestra. Credo abbiano fatto tutti dei passi avanti rispetto il loro vissuto rugbistico”.
Qualche giocatore che ti ha positivamente colpito? “Non mi piace parlare dei singoli, perché senza gli altri 14 in campo non riuscirebbero a fare nulla. Però mi piace ricordare che in una rosa di serie A ha trovato spazio un ragazzo di 18 anni che proviene dalle giovanili, giacomo Agostini, a dimostrazione che il vivaio è molto importante e che anche il nostro dà buoni frutti. Un altro esempio può essere Giacomo Leva, ragazzo salito quest’anno dall’under 18, che non ha grandissime doti fisiche, ma che si è messo a completa disposizione della squadra, risultando fondamentale nella vittoria di domenica scorsa contro Catania”.
Ed ora come affronterete le due partite che mancano? “Diciamo che la vittoria con Catania è stata fondamentale perché fisicamente la squadra è in calo e sarebbe stato un rischio non chiudere subito la pratica salvezza. Inoltre c’era tanta pressione e sarebbe aumentata. Ora abbiamo comunque due partite da onorare, in cui non sconvolgerò la squadra, salvo dare un po’ più di spazio a chi ha avuto minore minutaggio”.