Michele Artusio e Gabriele Venturini: dall’under19 pesarese al Raduno Nazionale
Sono impegnati a Parma proprio in questi giorni i giovani kiwi giallorossi Michele Artusio e Gabriele Venturini, in forza all’under19 della Fiorini Rugby Pesaro e scelti per il Raduno Nazionale Under 19. Classe 2003, entrambi frequentano il Centro di Formazione di Prato.
Michele Artusio, mediano di mischia, è alto 1.78 mt per 83.5 kg. «Ho iniziato a giocare a Rugby quasi per caso – racconta – mi ha portato al campo un’amica di mia madre ed è stato amore a prima vista. Sono partito dall’under6 e non ho più smesso. Ho fatto tutto il percorso delle giovanili fino al 2019, quando sono stato convocato in Accademia a Prato.»
Con lui Gabriele Venturini, ala/estremo, 1.89 mt, per 89 kg. «Anche io ho iniziato a giocare a rugby da piccolissimo, dall’under7. – Ricorda – Ho scelto il rugby copiando quello che faceva mio fratello, e mi è piaciuto. Ho fatto tutte le giovanili a Pesaro fino all’ingresso in Accademia.»
Com’è l’esperienza in accademia? «Il primo anno è stato difficile: ambientarsi, andare via di casa a 16 anni. – Esordisce Artusio – Però è un’opportunità importante. La mattina andiamo a scuola, poi ci alleniamo tutti i giorni fino alle 18.30.» «L’inizio non è stato facile, sia in campo sia fuori. – Gli fa eco Venturini – È un’esperienza molto formativa, non solo a livello rugbistico. È bello riportare ai nostri compagni quello che impariamo in accademia.»
Entrambi uniscono l’impegno in Accademia con quello nell’under19 pesarese e, a volte, anche con la serie A. «L’esperienza in prima squadra è stata emozionante. – Raccontano – Giocare con i ragazzi più grandi, avere un punto di riferimento in chi ha giocato ad alti livelli, significa imparare, rubare qualche trucco. In under19 ritroviamo i nostri amici, ci divertiamo, è come essere una famiglia. Diamo sempre il massimo.»
Quanto è importante il sostegno della società pesarese nelle esperienze nazionali? «Tantissimo, senza sarebbe stato molto più difficile. – Rispondono all’unisono – Il contributo e il sostegno sono importantissimi. Ci ha dato una grande mano dal punto di vista emotivo. Vedere anche solo un semplice post dedicato a te, ti dà la carica. Ti fa capire che non sei arrivato, ma devi andare avanti. Sappiamo che sono orgogliosi di noi e non vogliamo deluderli.»
Siete stati convocati per il Raduno Nazionale, quanta soddisfazione c’è in questa riconferma? «Tantissima emozione. Siamo felicissimi. – Dice Artusio – Quando è arrivata la convocazione ho quasi urlato di gioia. È davvero bello essere riconfermati in una nazionale giovanile e avere la possibilità di confrontarsi con giocatori di Club che giocano anche a livello internazionale. Ci aspetta tanto lavoro, dobbiamo impegnarci al massimo per mostrarci pronti per giocare contro l’Inghilterra il 23 aprile a Verona.»
«Un po’ ce lo aspettavamo, ma è stata una bellissima soddisfazione. – Prosegue Venturini – Avremo la possibilità di rivedere compagni, fare gruppo e impegnarci per essere riconfermati.»
A Pesaro vi capita anche di allenare i bambini del mini rugby, che effetto vi fa? «Fa strano essere dall’altra parte. Così come ritrovarsi a giocare con i ragazzi che ci hanno allenati da piccoli. – Commenta Artusio -Cerco di trasmettere tutta la mia passione per il rugby a questi bambini.»
«Mi piace farli divertire come facevo io da piccolo, – aggiunge Venturini – senza troppi pensieri, ma correndo e portando avanti il pallone.»
Al raduno ritroverete un vostro ex compagno, Alessandro Filoni, che ora frequenta il Centro di Formazione di Roma ed è in prestito alla Capitolina. «Con lui abbiamo un bel rapporto. È bello rivedersi quando l’accademia di Prato gioca con quella di Roma, o nei raduni della Nazionale. È sempre un gran piacere giocare con lui. Lo abbiamo rivisto anche in occasione della partita di Pesaro con la Capitolina».