Lorenzo Angelini: dall’Under 18 della Fiorini Pesaro Rugby alla Nazionale di San Marino
Doppia esperienza in maglia sanmarinese per il giocatore giallorosso
Dal rugby pesarese alla nazionale, non solo italiana, è un attimo. Lorenzo Angelini, ala-centro under 18 della Fiorini Pesaro Rugby, è infatti reduce da due appuntamenti con la maglia della Nazionale di San Marino.
Prima i Giochi dei Piccoli Stati di Andorra 2025, che hanno visto la formazione del Monte Titano vincere 2 partite e chiudere al 6° posto, poi Rugby Europe Sevens Conference 2 a Pristina, Kosovo, dove la Nazionale di San Marino si è aggiudicata la medaglia d’argento.
«Per San Marino era la seconda esperienza ai Giochi dei Piccoli Stati, per me la prima esperienza in Nazionale – racconta Lorenzo Angelini – È stata veramente molto bella, c’era tutto il comitato olimpico sanmarinese, eravamo insieme a tutti gli atleti di San Marino. Siamo riusciti a vincere le prime due partite nella storia di San Marino ai giochi. Abbiamo trovato un ambiente molto bello, competitivo, non di tossicità. È stata una bella opportunità, anche per confrontarmi con un livello piuttosto alto. Vedere, e giocare contro, rugbisti di quel livello è stata secondo me l’esperienza più bella, anche per vedere il livello a cui uno può aspirare».
Poi è arrivato il Rugby Europe Sevens Conference 2, com’è andata? «Siamo partiti per l’Europeo un po’ acciaccati. Non pensavamo di arrivare a medaglia. Invece siamo arrivati in Kosovo e la prima giornata abbiamo vinto due partite su quattro. Nella seconda giornata abbiamo fatto due partite veramente molto belle contro Bosnia e Slovacchia che ci hanno portato a vincere l’Argento. È stata un’emozione per me nuovissima e veramente molto bella perché vincere un Argento, anche nella Conference 2, non è da tutti. È stato importante anche per tutte le persone che ci hanno guardato e sostenuto in questa esperienza».
Cosa porti a casa da queste esperienze? «Una grande soddisfazione per le vittorie ottenute. E soprattutto un livello che ancora non avevo mai visto e che mi impegnerò a raggiungere. Mi impegnerò sicuramente molto di più sia in allenamento che in partita».
Come giudichi la tua prestazione in queste occasioni? «Ad Andorra sono partito un po’ lento, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per capire il livello però, anche ho giocato meno che all’europeo, sono riuscito a fare abbastanza bene in campo. In Kosovo invece sono riuscito a sbloccarmi del tutto e sono riuscito a fare le mie 4 mete, quindi sono molto contento. Ho giocato bene soprattutto l’ultima giornata, che è quella che poi ci ha portato all’argento. La soddisfazione più grande è stata che la mia famiglia mi ha sostenuto sempre in tutto e per tutto, mia mamma è venuta anche ai giochi ad Andorra a vedermi ed è stato molto bello chiamarli dopo aver vinto l’argento. Anche i miei compagni di squadra giallorossi mi hanno detto che sono stato bravo, alcuni mi hanno anche guardato, sono molto contento che loro mi abbiano sostenuto in tutto questo».