Campagnolo e la preparazione: “C’è tanta voglia di fare bene”
Pesarese d’adozione, Davide Campagnolo è ormai uno dei punti fermi della Pagano & Ascolillo. Arrivato da Ivrea cinque anni fa, col passare del tempo è diventato un giocatore che dai per scontato che la domenica sia fra i convocati della squadra giallorossa, tanto ormai da iniziare ad essere uno dei veterani della squadra. “E’ brutto da dire, ma pur essendo un ’92 inizio ad essere uno dei più vecchi – scherza lo stesso Davide – La preparazione sta andando molto bene e c’è grande voglia di fare”.
Per Campagnolo si prospetta una stagione da protagonista in seconda linea, dove dovrà raccogliere il pesante testimone di Uili Koloofai: “Quella appena trascorsa per me è stata una stagione molto importante. Giocare al fianco di un giocatore di così grande esperienza mi ha aiutato tanto e fatto crescere. Non sarà facile per noi rimpiazzarlo visto il suo apporto in mischia e in touche, ma credo di aver imparato da lui tante piccole cose e acquisito ancora più sicurezza. Dovremo essere bravi a fare quel lavoro sporco in cui era un maestro”.
In seconda linea sarai affiancato da Leonardo Venturini, potrebbe esserci Gabriele Del Bianco, ma anche il nuovo Giacomo Ruffini, arrivato da Faenza. Che giocatore è? “E’ giovane e ha un buon fisico. Di certo non ha grande esperienza venendo dalla serie C, ma si sta allenando forte e son certo che vista la sua serietà ed umiltà alla lunga potrà ritagliarsi il suo spazio nella squadra”.
E come vanno gli allenamenti con il nuovo tecnico della mischia Augusto Allori? “Benissimo. Detto che per ora per il 70% stiamo curando la parte atletica è innegabile che abbia ulteriormente alzato il livello di allenamento. Si vede che lo ha già fatto in categorie superiori e son certo porterà tanta esperienza”.
Che impressione ti hanno fatto i nuovi acquisti? “Secondo me sono tutti molto buoni e le scelte sono state mirate. L’apertura gallese mi sembra un ottimo giocatore, così come tutti gli altri che sono arrivati o che sono tornati. Peccato solo che Marzuq ancora si sia allenato poco con noi per via del tamponamento subito appena arrivato e poi dello stiramento avuto al prima seduta tecnica”.
Il periodo della preparazione è anche quello in cui si costituisce la squadra intesa come gruppo, che nel rugby spesso fa la differenza. Come sta andando sotto questo aspetto? “Be, qualche bella serata tutti assieme l’abbiamo già fatta, ma devo dire che si sta creando l’amalgama giusta. In fondo la squadra ha più o meno la stessa ossatura di due anni fa ed è molto facile inserirsi nel nostro gruppo, tanto che i nuovi arrivi non stanno incontrando nessuna difficoltà ad integrarsi”.