Lucia e Anna, due pesaresi azzurre nel Sei Nazioni che sbarca per la prima volta nelle Marche
PESARO, 30 gennaio 2017 – E’ cominciato ieri il raduno della Nazionale Italiana Femminile in vista dell’imminente taglio del nastro al Sei Nazioni 2017. Raduno che ha innescato il countdown che sabato porterà il più prestigioso torneo continentale della palla ovale nelle Marche. Per la prima volta.
L’appuntamento è per sabato 4 febbraio (ore 15) allo stadio “Pacifico Carotti” di Jesi. L’ouverture del Sei Nazioni femminile sarà Italia-Galles e soprattutto sarà un rugby azzurro in salsa marchigiana che potrà inorgoglirsi dal lucidare ben due pesaresi fra le trenta convocate dall’allenatore Andrea Di Giandomenico.
Lucia Gai e Anna Barbanti. Due pesaresi e, soprattutto, due Mustang. Ovvero due ragazze indottrinate alla palla ovale nella “costola femminile” della Pesaro Rugby. Che da Pesaro sono diventate protagoniste nell’elite del rugby dello Stivale.
Lucia Gai, nonostante 26 anni ancora da compiere, è già una veterana della maglia azzurra con 42 caps collezionate dal pilone pesarese. Anna Barbanti, ala-estremo 25enne, vanta invece diverse convocazioni, ma è una semi-esordiente con 1 sola cap al Sei Nazioni.
«Giocare il Sei Nazioni nelle Marche è qualcosa d meraviglioso – racconta la Barbanti – Quando sono state definite le location dei match, quasi non ci credevo. Oltretutto la nostra regione ospiterà il match d’apertura che avrà proprio il brivido di rompere il ghiaccio. So già che tanti tifosi da Pesaro e da Bologna (dove Anna si è trasferita e gioca da anni) saranno a Jesi e questo ci dà stimoli e carica in più. Fra martedì e mercoledì le convocate verranno scremate da 30 a 23 e io mi sto allenando per meritarmi un posto».
Lucia Gai aggiunge invece come la Nazionale sia «sempre un onore, il Sei Nazioni sia sempre qualcosa di prestigioso e il fatto di giocare nelle Marche aggiunge al tutto un sapore fantastico. E’ il sintomo di quanto stia crescendo il nostro sport nel quale vedo aumentare l’attenzione di anno in anno (sabato ci sarà la prima volta della diretta Eurosport) così come quanto stia crescendo la vocazione della nostra regione alla palla ovale».
Regione che ha visto Lucia Gai e Anna Barbanti cominciare nelle Mustang Pesaro da poco più che bambine: «Tutto è cominciato lì ed è un ricordo prezioso che custodisco» racconta la Barbanti che gioca da anni al Cus Bologna. Quello con la società emiliano-romagnola è un rapporto di lunga data «che – dice – si è abbinato proficuamente al mio percorso di studi. Dopo Pesaro sono passata a Bologna dove ora sono tornata dopo esperienze di rugby e di vita trascorse in Spagna, giocando a Barcellona, e in Inghilterra, giocando a Penryn in Cornovaglia».
Lucia Gai è invece di casa alla Valsugana Padova: «Dove mi trovo benissimo in un ambiente ideale dal punto di vista dell’organizzazione e delle strutture». A Padova, Lucia ci è arrivata dopo una militanza di lungo corso con il Riviera del Brenta col quale ha vinto la bellezza di tre scudetti. Dopo la Valsugana, anche per Lucia si apriranno però le porte del rugby estero: «Ho già un accordo per andare a giugno in Francia. Giocherò a Rennes dove avrò anche opportunità lavorative».
Quella di Lucia è una famiglia in cui il rugby è davvero qualcosa di viscerale. A cominciare dal fratello Rodolfo Gai che milita con la Paspa Pesaro Rugby in serie A: «Non ho ancora vissuto l’emozione di vederlo giocare in serie A, visto che per i tanti impegni non sono tornata a Pesaro nemmeno per Natale. Ho potuto incontrarlo solo il 3 gennaio». Lucia e Rodolfo, rugbisti e “figli d’arte”: «Nostro padre Francesco ha giocato a rugby praticamente fino al limite dell’età consentito e pure nostra madre Roberta ha giocato. E l’ha fatto quando il rugby femminile era qualcosa di molto più avventuroso di quanto comunque continui ad esserlo ancora oggi. E’ chiaro che per me, con questa famiglia era molto difficile che la palla ovale non entrasse nella mia vita. Ma soprattutto ci è entrato lo sport. Perché dai 7 ai 17 anni ho sempre alternato due discipline: rugby e nuoto, rugby e pallavolo, rugby e basket. Alla fine il rugby ha avuto la meglio su tutto».
Ricordi del passato, speranze per il futuro, motivazioni per il presente: «In Nazionale – spiega Anna Barbanti – vogliamo fare il massimo in un Sei Nazioni che sarà un test fondamentale per testarci in vista di agosto. Quando avremo la vetrina più importante con il Mondiale. Che si terrà fra Dublino e Belfast. Intanto affrontiamo questo Sei Nazioni vivendolo partita per partita».
Lucia Gai, che dai 18 anni in poi ha saltato un solo Sei Nazioni per infortunio, va più nello specifico: «L’obiettivo primario è battere il Galles e la Scozia. Poi credo che potremo farcela anche con la Francia che il calendario ci ha messo in casa. Infine sarà interessante misurarci con l’Inghilterra che sarà nostra avversaria pure nel girone del Mondiale».
L’Italia affronterà in casa il Galles (4 febbraio a Jesi), l’Irlanda (il 12 febbraio a L’Aquila) e la Francia (il 12 marzo a Parma). Inghilterra e Scozia saranno da affrontare in trasferta.
Per l’Italia Femminile è il decimo Sei Nazioni che la selezione affronta dal 2007. Lo scorso anno è arrivata quinta. Due anni fa è arrivata terza conquistando il suo miglior piazzamento.
Lucia Gai e Anna Barbanti sono due prodotti delle Mustang. Ovvero dell’espressione di quel rugby femminile che a Pesaro è rinato dopo due anni di inattività. Attualmente sono attive due squadre: un’Under 16 legata alla Pesaro Rugby che gioca la Coppa Italia con le squadre dell’Emilia Romagna e una Under 14 che viene coordinata dalle Formiche Rugby.